Caldo.
Il corpo compresso nella muta asciutta.
Soffocante.
Il collo stretto in un elastico.
Ingombrante.
Il gav che tiene salda la bombola alla schiena.
Bagnata.
La maschera sul viso.
3 2 1.
Libero.
Una capovolta e ti trovi a galleggiare in mezzo al mare.
Le ultime parole della guida prima di sgonfiare il gav e perdersi nel blu.
In un istante i rumori svaniscono.
Fastidio.
La pressione sulle orecchie
Automatica.
La mano portata al naso per la compensazione.
Pacifico.
Tutto ciò che hai intorno.
Lontani.
I pensieri che avevi quell'istante prima, mentre in superficie dovevi pensare ad altre mille cose.
Solitudine.
In 40 minuti di relax.
Dolcezza.
Le bolle che ti accarezzano le guance e sembrano le mani di chi veramente ti ama sul tuo viso .
Alieni.
I tuoi compagni irriconoscibili!
Volare.
Con l'assurda certezza di non poter precipitare.
Sognare.
In mezzo alle castagnole di essere una di loro,
tra i barracuda di poter cacciare con la loro eleganza,
nell' ammirare una flabellina e voler essere perfetta e colorata come lei,
davanti una cernia di poter penetrare in una stretta fessura.
esplorare.
tra una magia e qualche dialogo silenzioso con uno o due compagni il time out arriva prepotente.
Si assapora l'ultimo attimo, e inizia la risalita al nostro sporco mondo contaminato.
Ancora 3 minuti di pace...
superficie.
Fine di un viaggio troppo corto.
Vita mia.
Come un'immersione, infinita, tra burrasche e calme. Tra maestrale e scirocco.
Amare.
Trovare la forza di superare tutti.
Intramontabile certezza.
Sul tragitto della tua immersione più importante.
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