sabato 7 luglio 2012

Corallo: condominio di Polipetti


Non perchè manchi la voglia di scrivere, non perchè voglia riciclare,semplicemente perchè sono pezzi di me e voglio continuare a confidarli al mio piccolo mondo... pezzi scritti un anno fa e custoditi su facebook... se cosi si può dire... oggi un po' per tutti!

Abituata a vivere nel consenso di tutti ti ritrovi in un mondo dove qualsiasi cosa si riversa su di te.
Ogni movimento o parola sono lame rivolte alla tua pelle.
Pugnalate che scalfiscono.
Non puoi fare nulla se non ricomporre una corazza.
Non sei un mollusco, non sei nemmeno uno di quei bellissimi vermi piatti che si costruiscono intorno la loro casa.
Quello che sei è complesso, più simile alla struttura del corallo.
Tante piccole creature che condividono uno spazio e si nutrono della stessa linfa.
Sei unica nel complesso.
Ferma ad aspettare gli eventi cerchi di muovere con meno mosse possibili le tue pedine.
Silenziosa come un giocatore di scacchi studi i movimenti e le espressione di chi ti gioca davanti, di chi ti sta accanto.
Sola senza solitudine.
Nessuno sa, nessuno capisce, nessuno si sforza.
Ma, forse, è meglio cosi, è sempre stato cosi.
Hai sempre fatto da te, senza che nessuno potesse intervenire sulle tue scelte.
Hai sempre nascosto.
È sempre andato bene!
Lasciare la strada vecchia per la nuova.
MAI!
Vivere in un silenzio rumoroso, tutti sanno ma nessuno ne parla.
In effetti è sempre andata cosi e anche bene!
Prossima un’altra tappa davanti a te…
L’ennesima!
Forte delle tue decisioni, incerta se sia tutto giusto.
Duplicata.
Ancora una volta ti rispecchi in una doppio giochista…
Il gusto del dover inventare senza far del male.

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