martedì 25 ottobre 2011

17/05/2010

Da qualche giorno mi chiedo cosa scrivere, non per mancanza di validi argomenti, anzi.
avrei potuto scrivere della casa di Elena che mi è piaciuta tanto e descriverla, ma sarebbe stato come descrivere lei, la sua casa la rispecchia. avrei potuto scrivere del nuovo lavoro, delle telefonate e dell'ignoranza che risponde dall'altra parte del telefono.
Oggi, invece, ho preso in mano il mio diario segreto, sono tornata indietro di 17 mesi, quando l'estate 2010 era alle porte, quando la mia nipotina non era ancora nata,quando Silvia leggeva l 'Enciclopedia PADI in roulotte in previsione dell'esame, quando io ero una persona diversa e, alla luce di una candela di cui ne sento ancora il profumo, scrivevo due righe per me stessa guardando la luce Levantina, a me ancora ignota ma calamitata, dall'altra parte del fiume.
Quello che tanto desideravo... è arrivato :)




 17/05/2010

" In questo luogo dimenticato da Dio"
è  la frase più ricorrente in queste giornate di forte vento, freddo e desolazione in un camping che dovrebbe essere aperto al pubblico ma non dispone delle strutture adeguate.
Una situazione fisico-psichica strana.
La voglia di sentirsi libera invade il corpo, il cuore e la mente, il vibrare continuo del telefono aumenta il fastidio e la voglia di spegnere tutto.
Un po' come se fosse una lampadina.
Una giornata passata sulla spiaggia a leggere un bel libro. Amore e Apnea, mare e sensazioni magiche, a respirare l'aria del mare.
Quell'aria che ti pizzica il naso e ti solletica il cervello.
Voglia che quei momenti potessero non finire mai... che quel libro moltiplicasse le sue pagine da solo, per non dover lasciare mai i suoi protagonisti.

Voglia di diventare il protagonista.
Brutta la sensazione di sentirsi chiusa in una gabbia.... hai voglia di urlare e di trovarti tra la gente e sentirti del mondo ma di nessuno...
Born to be free...
in questo momento vorrei fosse cosi la mia vita...
Vorrei un SUSSEGUIRSI SPONTANEO e INASPETTATO DI SITUAZIONI...
Il caso... ma.... Esiste?
Chi più chi meno siamo tutti fautori i ciò che accade nella nostra vita...
Qualcosa di scritto c'è ma le vie sono tante e noi decidiamo quale prendere dando vita al susseguirsi degli avvenimenti.
Io ho deciso di vivere un momento di SOSPENSIONE, da una parte sto bene con una persona che mi riempie di attenzioni dall'altra invece la rifiuto.
Il fatto che il mondo mi veda legata mi toglie il fiato.
Come se durante l'immersione più bella mi venisse a mancare l'aria.
Che brutta sensazione l'ultimo respiro che fai da una bombola scarica.
Sensazione provata in esercitazione, per niente gradevole.
Se chiudo gli occhi e provo ad immaginarmi sotto il livello del mare, vedo il blu, sento il rumore delle bolle e vedo una figura... Il mare è quello
Ti coccola, ti scarica, ti ama ma ad un certo punto può decidere di abbandonare la tua via per poi riprenderla... nel frattempo Tu devi vivere cercando degli obiettivi validi.
Grandi o piccoli che siano devono essere tuoi e devi raggiungerli. Con le tue forze.
Poi un giorno decide di venirti a trovare e lo fa con impeto.
Tutto torna, basta saper aspettare.
Un giorno hai voglia di dolce e un giorno di salato, non importa se sembri incoerente agli occhi degli altri, l'importante è sempre sapere ciò che si vuole.
Vivere in bilico è difficile... ma è emozionante.
Un buon mix, un'ottima scelta... come il salato e il dolce.
Confusione.
Un frullato di pensieri che viaggiano nella testa e vengono d'impulso trasferiti alla penna che veloce li sissa sul foglio.
Voglia di scrivere.  Voglia di comunicare. Voglia di vivere, do conoscere, di esplorare.
Nessuna voglia di fare qualcosa per raggiungere l'obiettivo, qualcosa smuove tutti i programmi verso una NON GIUSTA direzione...
L'aria è cosi strana QUA... il vento muove le fronde degli alberi, ci sono delle luci ma tutto tace, l'unico rumore è quello del fiume che scorre... non saltano nemmeno più le salpe da qualche giorno... eppure si ha la sensazione di essere osservati...
Ehi, c'è nessunooo? ... Nessuno... e invece qualcuno dovrebbe esserci, Sempre.
Persino la spiaggia e il mare sembrano troppo piccoli in questo momento.
Se mi trovassi immersa nell'oceano mi sentirei oppressa in una piccola piscina.
OPPRESSIONE, che sensazione spaventosa!
Specialmente se è una condizione psicologica.
OPPRESSA dal troppo spazio VUOTO.
Che controsenso
E in queste ore il mio cervello elabora e la mia mente vola... e io sono LIBERA


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